Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

VIVO_1-2013

Ricerca comportamentale 13 VIVO zione dell’assunzione di cibo, sospensione della ripro- duzione, indebolimento del sistema immunitario e di- sturbi della crescita, servono al superamento della situazione che causa lo stress. A lungo andare però queste reazioni diventano un problema che limita no- tevolmente il benessere dei pesci e può causare malat- tie e morte. Capacità di sofferenza? Gli animali, e in particolare i pesci, possono es- sere sensibili e soprattutto soffrire – inteso in senso umano – ? Studi recenti suggeriscono che i pesci – come anche decapodi (p.es. gamberi e granchi di fiume) e cefalopodi – hanno la capacità di essere sensi- bili a stimoli dolorosi. Se i pesci provano un tale stimolo doloroso cercano di evitarlo. Le reazioni corrispondenti possono essere molto complesse e andare ben oltre a semplici riflessi. I pesci riescono, anche dopo lungo tempo da una determinata esperienza, a riprodurre la reazione già sperimentata per evitare il dolore. (A dif- ferenza della tanto citata presunta memoria cortissima del pesce rosso, sia il pesce rosso che altre specie hanno dimostrato in prove di laboratorio la loro memo- ria a lungo termine ben funzionante.) Ne consegue che lesioni o condizioni nocive pregiudicano il benessere del singolo pesce. La nostra responsabilità etica deve far sì che le nostre azioni siano finalizzate ad evitare il più possibile tali situazioni che compromettono il be- nessere dei pesci che alleviamo – in conformità ai prin- cipi fondamentali della legge tedesca sulla protezione degli animali (§ 1 S. 2). Cambia il modo di pensare: tutela della specie e protezione del singolo Fortunatamente si può constatare nel complesso una crescente consapevolezza per il benessere dei pesci in tutti i re- lativi settori (ricerca, acquario- logia, acquacoltura, pesca com- merciale e pesca sportiva) sia nella popolazione sia anche negli organi legislativi e di con- sulenza. In precedenza i pesci avevano valore per lo più come entità da conservare (divieti di pesca eccessiva, misure per la protezione dell’ambiente, ecc.), mentre oggi vengono sempre maggiormente riconosciuti i loro diritti come esseri viventi individuali. I pesci sono esseri viventi altamente evoluti e sensibili, che si differenziano in molti aspetti importanti dai verte- brati a sangue caldo come noi. Per favorire in modo efficace il benessere dei pesci, dobbiamo essere in grado di apprezzare sia le somiglianze che le diffe- renze. Indicatori di facile applica- zione per la valutazione del benessere dei pesci: variazioni di colore variazione della frequenza respiratoria alterazioni nel modo di nuotare e altre alterazioni comportamentali inappetenza diminuzione del tasso di crescita perdita della forma fisica deformazioni corporee lesioni (con difficoltà nella guarigione) frequente insorgenza di malattie diminuzione del tasso di riproduzione Alcuni punti che dovrebbero essere particolarmente interessanti per voi che curate e allevate pesci secondo una responsabilità etica: Fate attenzione già in fase di acquisto che i pesci siano sani e ben curati. Chiedete se gli animali sono stati allevati o catturati e trasportati in modo consapevole e in conformità agli standard di ecosostenibilità. Non acquistate mai le cosiddette “razze di tortura”. Accertatevi che specie estranee non vengano rilasciate nel nostro ambiente. Offrite ai vostri pesci le migliori condizioni di vita possibili – loro non possono andare da nessun’altra parte! (I problemi principali nell’allevamento dei pesci consistono soprat- tutto in una cattiva qualità dell’acqua, un abbinamento delle specie non appropriato e un numero eccessivo di pesci. Fate inoltre atten- zione che l’alimentazione sia varia e adatta alle esigenze degli animali, intervenite in modo tempestivo e adeguato se i vostri animali si dovessero ammalare e create un ambiente adatto con sufficienti stimoli e spazio per un comportamento secondo natura.)

Pages